Quel giorno in cui ho scoperto i miei talenti

Chiara racconta come l’azione e la passione le hanno fatto scoprire il suo tesoro nascosto

Pubblicato da Chiara Baù il 26 marzo 2023

Quante volte dentro di me ho percepito quella scomoda paura di non riuscire a scoprire quali sono i miei talenti ed il timore di scoprirli troppo tardi per poterli mettere a frutto. Che brutta sensazione si prova nel cercare con tanto impegno di trovare le proprie doti personali senza esito! Come possiamo alleggerirci da questa fatica?

La mia esperienza personale mi suggerisce che per capire meglio e con maggior sicurezza le nostre abilità abbiamo bisogno del prezioso aiuto degli altri, solo così avremo la possibilità di essere «gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole», come canta Mr Rain in Supereroi, la bellissima canzone che ha interpretato quest'anno al Festival di Sanremo: «Il cuore è un'armatura, ci salva ma si consuma. A volte chiedere aiuto ci fa paura, ma basta un solo passo, come il primo uomo sulla Luna. Da fuori non si vede quante volte hai pianto, si nasce soli e si muore nel cuore di qualcun altro; siamo angeli con un'ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l'uno accanto all'altro. Io e te, due gocce di pioggia che salvano il mondo dalle nuvole».

Sono pienamente d'accordo con Mr Rain, nella maggior parte dei casi, sono gli altri a farci scoprire le nostre doti. Penso che ognuno di noi, in un primo momento, è così preso da sé stesso da essere concentrato di più sui difetti che ha, piuttosto che sulle sue qualità; quando si tratta di sé stessi è più facile riconoscere i propri difetti, piuttosto che i propri pregi, perlomeno è così per me.

Illustrazione di Aurora Protopapa

Nel 2006, essendo figlia unica e non avendo figli, ho deciso di provare a prestare servizio come catechista ai bambini e ai ragazzi della mia parrocchia. In loro compagnia mi sono subito sentita bene e a mio agio, ma all'inizio non potevo certo sapere o immaginare di essere particolarmente portata nel rapportarmi con loro; sono stati i ragazzi che, con il trascorrere del tempo, mi hanno aiutata a capire che magari avrei potuto essere in grado di offrire loro un appassionato contributo per aiutarli.

La stessa cosa mi è successa quando ho scoperto di avere una buona propensione per la scrittura. Scrivere mi ha sempre fatto stare bene e fare i temi a scuola mi è sempre piaciuto, ma se Sofia e Giancarlo (rispettivamente caporedattore e direttore del giornale) non mi avessero rassicurata pubblicando i miei articoli sul Bullone, non avrei mai potuto essere sicura di avere un talento nello scrivere. Conoscere questo giornale è stata per me una ventata di ossigeno, una boccata d'aria fresca, quello stare in compagnia di persone che ho scelto di frequentare per provare a combattere il senso di solitudine che troppo spesso mi sento addosso. Tutta la redazione dei B.Livers (così si chiamano i giornalisti del Bullone) non mi ha solo accolta, mi ha anche compresa e avvolta in un grande abbraccio. La mia bellissima esperienza al Bullone è arrivata come un raggio di luce in piena pandemia ed è potuta cominciare grazie ad Eleonora, già B.Liver prima di me. La mia avventura è iniziata così. Ho scelto di intraprendere questo viaggio senza aspettative e come una pagina bianca ho spalancato mente e cuore per accogliere ed imparare tutto ciò che di buono e di bello poteva offrirmi. Oggi sono orgogliosamente felicissima di scrivere sul Bullone e di collaborare con la sua redazione da più di due anni!

Ogni persona nasce con il semino dei propri talenti custodito dentro al cuore, semino che è stato riposto lì con cura, dal destino o da un'entità superiore all'uomo. Io so che mi è stato affidato il compito di far fruttificare i doni piantati nel mio cuore per diffondere il bene intorno a me, ma so anche di non poterci riuscire senza l'aiuto degli altri, l'uomo è un essere sociale per natura e da solo non può cavarsela tanto a lungo.

A mio avviso ciò di cui solo noi stessi siamo indiscutibilmente i responsabili è fare di tutto per difendere quella forza vitale che abbiamo nell'animo. Per dirla con le parole di «La forza della vita», canzone di Paolo Vallesi: «La forza della vita è la forza più testarda che c'è in noi, lotta con noi tutti i giorni, sogna e non si arrende mai».