Barilla è da molti anni attivamente impegnata per sostenere alcune realtà in tutto il territorio italiano, abbracciando la penisola da nord a sud con i suoi gesti di cura. Il valore più grande, insieme all’impegno della famiglia Barilla, è dato da tutti i dipendenti che si occupano di attività di volontariato dentro e fuori l’azienda.
Insieme alle iniziative di alcuni gruppi dedicati e di molti singoli, Barilla ha infatti attivato da quest’anno un programma di volontariato aziendale che coinvolge il personale in un contesto sociale dedicato ai giovani che hanno bisogno di aiuto, quello del progetto Dynamo Camp.
Per sapere di più a riguardo abbiamo intervistato Ruggero Rabaglia, Direttore HR Italia di Barilla. Lo hanno intervistato Elia e Antonio, entrambi sono stati ospiti in passato di Dynamo Camp come utenti.
Quali sono le attività di volontariato di Barilla Insieme a Dynamo Camp?
Con Dynamo abbiamo da quest'anno attivato quello che chiamiamo volontariato aziendale o volontariato d'impresa. Il programma prevede che chi tra le persone di Barilla dedica ore di volontariato a Dynamo Camp durante le giornate lavorative viene retribuito al 50% tramite permesso retribuito.
Abbiamo introdotto questo vantaggio per favorire il volontariato con Dynamo Camp e abbiamo già avuto occasione di presentare Dynamo ai colleghi Barilla. Al meeting hanno partecipato più di un centinaio di persone e abbiamo avuto cinquanta adesioni, cinquanta persone che hanno manifestato il loro interesse a partecipare all’iniziativa. L’auspicio è che tanti colleghi e colleghe possano andare a fare volontariato per questi ragazzi con il supporto economico dell’azienda.
Rispetto agli altri anni dove le iniziative erano del singolo e il volontariato non retribuito mi aspetto un buon numero; se arriveremo anche alla trentina prenderemo una medaglia, non credo ci siano altre aziende con lo stesso numero di volontari dedicati a Dynamo.
Penso che questo faccia la differenza e che sia una scelta abbastanza innovativa anche dal punto di vista sociale, conferma l'impegno che Barilla ha da sempre ma che in questo caso si unisce all'impegno delle persone.
I volontari che partecipano a queste attività sentono il desiderio di ripeterle?
Posso parlare per me, lo scorso anno è stato il mio primo da volontario per Dynamo e ho già dato disponibilità anche quest'anno, penso che sia assolutamente un’esperienza da ripetere. Ho anche la certezza che tre, quattro colleghi che hanno fatto volontariato l'anno scorso ci vogliano tornare anche quest'anno.
Come si preparano i volontari?
Innanzitutto c'è una fase di selezione. Si passa attraverso un'intervista con le persone di Dynamo che cercano di capire se il candidato è adatto o meno a fare volontariato presso la loro struttura. Poi c'è uno step di formazione che consiste in due, tre giornate di formazione presso Dynamo durante le quali vengono spiegate le regole del Camp ed i comportamenti che è opportuno mantenere. Anche quelli sono in realtà giorni di selezione, nel senso che chi è lì come possibile volontario capisce meglio se quello per il quale si è candidato sia sostenibile personalmente oppure no. Allo stesso tempo gli amici di Dynamo conoscono meglio i candidati e se ritengono che qualcuno non sia ancora pronto per far volontariato quella candidatura viene rimandata. La formazione è molto utile come preparazione.
Perché proprio Dynamo?
Io mi occupo di Risorse Umane, quindi delle persone che lavorano in Barilla, e la mia esperienza diretta di volontario in Dynamo Camp mi ha fatto toccare con mano quanto in termini di soft skills, di capacità relazionale, di empatia, quel tipo di esperienza arricchisca.
Queste competenze sono molto importanti anche nel mondo del lavoro perché la capacità di ascolto, di relazionarsi con gli altri in maniera inclusiva ma anche ferma, tocca ogni aspetto della quotidianità.
Per questa ragione ne ho parlato con un collega, Giangaddo Parti, che è a capo della nostra area di finanza e amministrazione e che ha fatto anche lui volontariato lo scorso anno, e gli ho proposto questa iniziativa. Si è trovato subito d’accordo ed entusiasta, così l’abbiamo proposto in fase di budget e l’abbiamo attivato.
Le parole di Giangaddo Prati, Group Chief Financial Officer and Chief Information Officer at Barilla.Come nasce l’idea di fare queste attività per i ragazzi?
Era già qualche anno che spingevo per introdurre il volontariato d’impresa in Barilla ed avevamo fatto un primo esperimento nel 2021 con Legambiente in un parco cittadino di Parma. Nel 2022 l'abbiamo ripetuto sempre con Legambiente ma coinvolgendo più persone e la risposta da parte dei colleghi è stata molto elevata. Mi sono reso quindi conto che c'era voglia da parte delle nostre persone di partecipare alle attività di volontariato.
L'idea era di fare volontariato con associazioni che avessero qualcosa in comune con Barilla: Legambiente per il tema della sostenibilità ambientale, Banco Alimentare contro lo speco alimentare, Dynamo Camp per l'attenzione ai ragazzi e per la valenza formativa che ha quel tipo di attività. Inoltre Mulino Bianco ha come frase di richiamo: “Cerca la tua felicità” metre Dynamo Camp: “Diritto alla felicità”, c'era una forte assonanza anche in questo.
Barilla ha in programma altre attività di volontariato?
Bisogna fare le cose con ordine, facciamo delle attività che siano innanzitutto aperte a tutto il territorio italiano e non solo a Parma altrimenti sarebbe scorretto nei confronti dei nostri colleghi degli altri stabilimenti. Lavoriamo poi con associazioni che conosciamo bene e di cui conosciamo anche la serietà, che ci consentono così il controllo delle attività svolte dalle nostre persone, scegliamo inoltre un numero di associazioni limitato perché dobbiamo anche fare comunicazione interna per invogliare le persone al volontariato ed è chiaro che se dobbiamo proporre tante associazioni insieme spendiamo male le nostre cartucce.
La mia idea, anche per il 2024, è che si continui con Banco Alimentare, con Dinamo Camp, e ovviamente con e la Protezione Civile.
"Volontariato aziendale". Illustrazione di Aurora Protopapa.
Qual è il punto di vista dei volontari che vanno a Dynamo?
Fanno volontariato fanno perché ci credono e perché si sta diffondendo. Un collega mi ha fatto notare che alla fine quando facciamo le cose per gli altri, comunque le facciamo per noi stessi e una base di verità c'è, tutte le volte che ho partecipato ad iniziative di volontariato ed ho fatto qualcosa mi sono sentito molto bene. Alla fine si scopre che quello che si riceve è tante volte molto di più di quello che si dà; ti rendi conto che dai tanto ma che quello che ti viene restituito in termini di emotività è fortissimo, ben di più delle energie spese.
In quanto partecipanti diretti alle attività di Dynamo come beneficiari vogliamo condividere quella che è stata per noi questa esperienza:
Elia: “La mia esperienza a Dynamo, seppur avvenuta molti anni fa, me la ricordo bene. Le varie volte in cui ci sono stato ne sono sempre stato meravigliato, le amicizie ed i momenti che si creano all’interno del mondo Dynamo sono a dir poco magiche, per me Dynamo avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.”
Antonio : “La mia esperienza a Dynamo è stata bellissima peccato non ho potuto rifarla perché ho superato il limite d’età. Mi sono divertito molto, ho stretto tante amicizie, soprattutto con compagni di stanza, ho imparato tante cose nuove scoprendo nuove passioni come ad esempio l’arrampicata”.
Grazie ai volontari Barilla che aiutano a creare nuove emozioni.
Se desideri avere informazioni su come partecipare all’iniziativa di volontariato aziendale per Dynamo Camp contatta alessia.guarnaccia@dynamocamp.org